Bo.A.T. 2024-25
Bo.A.T. – Botteghe Anonima Teatri
percorso di perfezionamento professionale multidisciplinare
dedicato ad attori/attrici e danzatori/danzatrici
a cura di Anonima Teatri
nell’ambito del progetto PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio
Novembre 2024 – Maggio 2025 | Tuscania (VT)
Bo.A.T. – Botteghe Anonima Teatri, percorso di perfezionamento professionale multidisciplinare dedicato ad attori/attrici e danzatori/danzatrici dai 20 ai 35 anni a cura di Anonima Teatri, organizzato da Twain nell’ambito del progetto PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio. Il corso di alta formazione prevede, dal 9 Novembre 2024 a Maggio 2025 a Tuscania (VT), 10 weekend di masterclass sul teatro contemporaneo, metodo per azioni fisiche, metodo per azioni vocali, tecniche di interpretazione, recitazione cinematografica, drammaturgia, danza contemporanea, composizione coreografica con pedagoghi, registi, attori e coreografi di fama nazionale quali Andrea Pangallo, Fabrizio Arcuri, Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo, Francesco Villano, Elena Gigliotti, Dario Aita, Loredana Parrella, Giampiero Rappa.
Il corso, inserito all’interno della NotAcademy, nasce dalla necessità di garantire ai giovani artisti dei percorsi di approfondimento sul lavoro del danzatore, dell’attore e sulla drammaturgia contemporanea nell’ottica di un teatro multidisciplinare. Il progetto è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Lazio.
Gli incontri si svolgeranno presso i nostri spazi di lavoro e ricerca: Supercinema di Via G. Garibaldi 1/A, Spazio Fani di Via Pozzo Bianco 34 e Teatro Comunale “V. Luchetti” (Il Rivellino) di Piazza F. Basile 3 a Tuscania (VT).
La domanda di iscrizione deve essere inoltrata entro 14 giorni precedenti ciascuna masterclass compilando il modulo: https://forms.gle/YSramycxvKncPZRe6
È possibile iscriversi ad uno o più weekend di masterclass o all’intero percorso formativo. È possibile usufruire di un posto letto nelle foresterie della struttura a costo aggiuntivo, previa richiesta.
INFO, COSTI E ISCRIZIONI:
anonimateatri@gmail.com
CALENDARIO:
Sabato 09/11 e domenica 10/11
Sabato 23/11 e domenica 24/11
orario indicativo h 10-17
Il lavoro sulle azioni fisiche
condotta da Andrea Pangallo
Il teatro ha nell’azione fisica il suo centro. Un’azione poetica, in grado di aprire l’immaginario dello spettatore e di coinvolgerlo direttamente nella performance, un teatro che scuota nervi e cuore, un teatro semplice e concreto. Per fare questo occorrono ovviamente artisti “messi in forma” che siano dotati di capacità straordinarie, tali e tante da consentirgli di associare le azioni fisiche, di perfezionarle e di alimentarle. Il lavoro sulle azioni fisiche, il corpo scenico ed i suoi principi di movimento e organizzazione espressiva, saranno i punti focali del nostro lavoro. L’obiettivo di questo percorso pratico non è lo sviluppo puramente fisico dell’attore, ma l’apprendimento organico e non intellettuale di elementi essenziali dell’intero apparato corpo-mente, come le resistenze, i punti di equilibrio, il senso della forma e del ritmo. Sarà un viaggio di scoperta utile sia all’attore che – ricevuto lo stimolo – agisce immediatamente, senza ragionare su quello che deve fare, come sanno tutti coloro che hanno fatto ricerca e sperimentazione, utile al drammaturgo che mette le azioni fisiche in preventivo, ed utile anche al regista che ha la responsabilità del processo di formalizzazione scenica.
Sabato 07/12 e domenica 08/12
orario indicativo h 10-17
La parola è il corpo
condotta da Giampiero Rappa
L’obiettivo delle due giornate del corso è quello di stimolare l’allievo a scoprire e valorizzare le proprie risorse attraverso le seguenti fasi di lavoro: rilassamento fisico ed esercizi sull’attenzione, studio del linguaggio non verbale del corpo, improvvisazioni per stimolare “il potenziale” creativo, costruzione di scene dialogate partendo dal posizionamento dell’attore nello spazio vuoto.
Sabato 18/01 e domenica 19/01
Sabato 08/02 e domenica 09/02
orario indicativo h 10-17
Teatro contemporaneo e teatro fisico (corpo, voce, movimento)
condotta da Yoris Petrillo e Aleksandros Memetaj
Il percorso si concentrerà sull’approfondimento di Tradimenti di Harold Pinter, analizzandone la fisicità e la tensione emotiva. Attraverso l’esplorazione dei corpi in scena, indagheremo come il non detto, i gesti e il silenzio possano veicolare la drammaticità del testo, creando un’esperienza teatrale viscerale e intensa.
Ci muoveremo “in mezzo”, tra parola e azione, tra partiture fisiche e dialoghi, alla ricerca di un linguaggio scenico immediato, coinvolgente e autentico. In questa masterclass, avremo l’opportunità di lavorare con la compagnia di teatro fisico Anonima Teatri, diretta da Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo, per scoprire nuove modalità di espressione e interpretazione, ponendo l’accento sulle relazioni interpersonali e i conflitti interiori che caratterizzano l’opera di Pinter.
Sabato 22/02 e domenica 23/02
orario indicativo h 10-17
Matematiche dello stare in scena
condotta da Fabrizio Arcuri
Sabato 15/03 e domenica 16/03
orario indicativo h 10-17
Elementi di drammaturgia attoriale
condotta da Francesco Villano
Il lavoro è incentrato sulla relazione dinamica tra l’attore e il “personaggio”. Ovvero sulla ludica contaminazione di due complessità che si alimentano a vicenda. L’attore, di fatto, per il tempo dell’azione scenica è co-autore del materiale testuale e deve saper sfruttare, in modo consapevole, tutti i suoi strumenti espressivi. L’analisi agita delle relazioni e delle dinamiche che sottendono al testo, delle azioni principali, delle spinte che muovono i personaggi, saranno esplorate da improvvisazioni guidate, individuando curve, scopi e compiti di una scena con l’obiettivo di sviluppare tra corpo, voce, sensi e immaginario un rapporto organico. Attraverso la sensibilizzazione del corpo si vuole stimolare un approccio ludico, “analogico” al personaggio, che possa tradursi in una più attiva capacità di costruzione drammaturgica attraverso le improvvisazioni. Si tratta di scomporre, destrutturare e ricomporre: ovvero i fondamenti del processo creativo.
Sabato 05/04 e domenica 06/04
orario indicativo h 10-17
Corpo è musica
condotto da Loredana Parrella e Fabio Recchia
Hic et nunc: così si può definire l’arte performativa. Qui e ora, un evento di cui bisogna fruire appieno sul momento, bisogna coglierne gli aspetti, i significati e le sensazioni prima che queste svaniscano al concludersi della performance.
Il laboratorio esplorerà le capacità personali di relazione con l’altro, la relazione del corpo con lo spazio, l’utilizzo della voce e dei suoi risonatori, l’utilizzo di frammenti di testo in relazione al movimento. Saranno proposti esercizi di gruppo e esercitazioni personali per scoprire ed affinare i propri talenti naturali nel sostenere una performance che si concentra su corpo, spazio e suono. Affronteremo lo studio di partiture minimali in cui il corpo è lo strumento principale, attraverso abbinamenti tra corpo e suono basati sull’utilizzo di piccoli elementi musicali che produrranno performance crude e essenziali. La nostra sarà un’indagine sulla crescita graduale di una performance e sulla relazione tra performer ed elementi dello spettacolo, sul pensiero e la rappresentazione del corpo, sui suoi limiti e sul suo potenziale.
Sabato 26/04 e domenica 27/04
orario indicativo h 10-17
Io, me, l’altro
condotta da Dario Aita
Quando mangiamo un gelato abbiamo due possibilità: possiamo semplicemente mangiarlo, oppure possiamo pensare al latte con cui è stato fatto, alla mucca che ha fatto quel latte, all’erba di cui si è nutrita quella mucca, alla pioggia che ha innaffiato quell’erba e alle nuvole dalle quali quella pioggia è caduta. Quel gelato avrà dentro il sapore di quelle nuvole. Ogni battuta ha dentro le nostre nuvole. Attraverso le parole intime delle lettere più belle scritte da celebri personaggi del passato scoprire le infinite sorprese che può riservarci una singola parola e le sue connessioni con la nostra memoria inconsapevole. Un percorso, indirizzato a tutti, durante il quale giocare con il teatro. Danzare, liberare il corpo e la voce, giocare, osservare, ricordare e infine fare fare fare. Una via per non cercare la via. Delle regole per non pensare alle regole. Un approccio all’arte del gioco e del racconto in quanto tale.
Sabato 10/05 e domenica 11/05 orario indicativo h 10-17
La maleducazione del sé
condotta da Elena Gigliotti
Il percorso si propone di esplorare, attraverso un innesto di linguaggi creativi, il sé più nascosto e trattenuto: il sé maleducato al quale ogni artista deve concedere libertà di espressione, vita. A ogni partecipante saranno assegnati un monologo e dei compiti da svolgere in una fase di preparazione al percorso. Le giornate di lavoro consisteranno in una vacanza dalla prestazione, dall’aspettativa, dalla valutazione, dall’ottica del risultato, verso una meta precisa e luminosa: l’errore. Per una riscoperta del serissimo gioco dell’accadimento, della fede nella libera creazione, della maleducazione dell’artista, contro ogni addestramento possibile.
CALENDARIO:
Sabato 09/11 e domenica 10/11
Sabato 23/11 e domenica 24/11
orario indicativo h 10-17
Il lavoro sulle azioni fisiche
condotta da Andrea Pangallo
Il teatro ha nell’azione fisica il suo centro. Un’azione poetica, in grado di aprire l’immaginario dello spettatore e di coinvolgerlo direttamente nella performance, un teatro che scuota nervi e cuore, un teatro semplice e concreto. Per fare questo occorrono ovviamente artisti “messi in forma” che siano dotati di capacità straordinarie, tali e tante da consentirgli di associare le azioni fisiche, di perfezionarle e di alimentarle. Il lavoro sulle azioni fisiche, il corpo scenico ed i suoi principi di movimento e organizzazione espressiva, saranno i punti focali del nostro lavoro. L’obiettivo di questo percorso pratico non è lo sviluppo puramente fisico dell’attore, ma l’apprendimento organico e non intellettuale di elementi essenziali dell’intero apparato corpo-mente, come le resistenze, i punti di equilibrio, il senso della forma e del ritmo. Sarà un viaggio di scoperta utile sia all’attore che – ricevuto lo stimolo – agisce immediatamente, senza ragionare su quello che deve fare, come sanno tutti coloro che hanno fatto ricerca e sperimentazione, utile al drammaturgo che mette le azioni fisiche in preventivo, ed utile anche al regista che ha la responsabilità del processo di formalizzazione scenica.
Sabato 07/12 e domenica 08/12
orario indicativo h 10-17
La parola è il corpo
condotta da Giampiero Rappa
L’obiettivo delle due giornate del corso è quello di stimolare l’allievo a scoprire e valorizzare le proprie risorse attraverso le seguenti fasi di lavoro: rilassamento fisico ed esercizi sull’attenzione, studio del linguaggio non verbale del corpo, improvvisazioni per stimolare “il potenziale” creativo, costruzione di scene dialogate partendo dal posizionamento dell’attore nello spazio vuoto.
Sabato 18/01 e domenica 19/01
Sabato 08/02 e domenica 09/02
orario indicativo h 10-17
Teatro contemporaneo e teatro fisico (corpo, voce, movimento)
condotta da Yoris Petrillo e Aleksandros Memetaj
Il percorso si concentrerà sull’approfondimento di Tradimenti di Harold Pinter, analizzandone la fisicità e la tensione emotiva. Attraverso l’esplorazione dei corpi in scena, indagheremo come il non detto, i gesti e il silenzio possano veicolare la drammaticità del testo, creando un’esperienza teatrale viscerale e intensa.
Ci muoveremo “in mezzo”, tra parola e azione, tra partiture fisiche e dialoghi, alla ricerca di un linguaggio scenico immediato, coinvolgente e autentico. In questa masterclass, avremo l’opportunità di lavorare con la compagnia di teatro fisico Anonima Teatri, diretta da Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo, per scoprire nuove modalità di espressione e interpretazione, ponendo l’accento sulle relazioni interpersonali e i conflitti interiori che caratterizzano l’opera di Pinter.
Sabato 22/02 e domenica 23/02
orario indicativo h 10-17
Matematiche dello stare in scena
condotta da Fabrizio Arcuri
Sabato 15/03 e domenica 16/03
orario indicativo h 10-17
Elementi di drammaturgia attoriale
condotta da Francesco Villano
Il lavoro è incentrato sulla relazione dinamica tra l’attore e il “personaggio”. Ovvero sulla ludica contaminazione di due complessità che si alimentano a vicenda. L’attore, di fatto, per il tempo dell’azione scenica è co-autore del materiale testuale e deve saper sfruttare, in modo consapevole, tutti i suoi strumenti espressivi. L’analisi agita delle relazioni e delle dinamiche che sottendono al testo, delle azioni principali, delle spinte che muovono i personaggi, saranno esplorate da improvvisazioni guidate, individuando curve, scopi e compiti di una scena con l’obiettivo di sviluppare tra corpo, voce, sensi e immaginario un rapporto organico. Attraverso la sensibilizzazione del corpo si vuole stimolare un approccio ludico, “analogico” al personaggio, che possa tradursi in una più attiva capacità di costruzione drammaturgica attraverso le improvvisazioni. Si tratta di scomporre, destrutturare e ricomporre: ovvero i fondamenti del processo creativo.
Sabato 05/04 e domenica 06/04
orario indicativo h 10-17
Corpo è musica
condotto da Loredana Parrella e Fabio Recchia
Hic et nunc: così si può definire l’arte performativa. Qui e ora, un evento di cui bisogna fruire appieno sul momento, bisogna coglierne gli aspetti, i significati e le sensazioni prima che queste svaniscano al concludersi della performance.
Il laboratorio esplorerà le capacità personali di relazione con l’altro, la relazione del corpo con lo spazio, l’utilizzo della voce e dei suoi risonatori, l’utilizzo di frammenti di testo in relazione al movimento. Saranno proposti esercizi di gruppo e esercitazioni personali per scoprire ed affinare i propri talenti naturali nel sostenere una performance che si concentra su corpo, spazio e suono. Affronteremo lo studio di partiture minimali in cui il corpo è lo strumento principale, attraverso abbinamenti tra corpo e suono basati sull’utilizzo di piccoli elementi musicali che produrranno performance crude e essenziali. La nostra sarà un’indagine sulla crescita graduale di una performance e sulla relazione tra performer ed elementi dello spettacolo, sul pensiero e la rappresentazione del corpo, sui suoi limiti e sul suo potenziale.
Sabato 26/04 e domenica 27/04
orario indicativo h 10-17
Io, me, l’altro
condotta da Dario Aita
Quando mangiamo un gelato abbiamo due possibilità: possiamo semplicemente mangiarlo, oppure possiamo pensare al latte con cui è stato fatto, alla mucca che ha fatto quel latte, all’erba di cui si è nutrita quella mucca, alla pioggia che ha innaffiato quell’erba e alle nuvole dalle quali quella pioggia è caduta. Quel gelato avrà dentro il sapore di quelle nuvole. Ogni battuta ha dentro le nostre nuvole. Attraverso le parole intime delle lettere più belle scritte da celebri personaggi del passato scoprire le infinite sorprese che può riservarci una singola parola e le sue connessioni con la nostra memoria inconsapevole. Un percorso, indirizzato a tutti, durante il quale giocare con il teatro. Danzare, liberare il corpo e la voce, giocare, osservare, ricordare e infine fare fare fare. Una via per non cercare la via. Delle regole per non pensare alle regole. Un approccio all’arte del gioco e del racconto in quanto tale.
Sabato 10/05 e domenica 11/05 orario indicativo h 10-17
La maleducazione del sé
condotta da Elena Gigliotti
Il percorso si propone di esplorare, attraverso un innesto di linguaggi creativi, il sé più nascosto e trattenuto: il sé maleducato al quale ogni artista deve concedere libertà di espressione, vita. A ogni partecipante saranno assegnati un monologo e dei compiti da svolgere in una fase di preparazione al percorso. Le giornate di lavoro consisteranno in una vacanza dalla prestazione, dall’aspettativa, dalla valutazione, dall’ottica del risultato, verso una meta precisa e luminosa: l’errore. Per una riscoperta del serissimo gioco dell’accadimento, della fede nella libera creazione, della maleducazione dell’artista, contro ogni addestramento possibile.
BIO DOCENTI:
Andrea Pangallo Attore e pedagogo teatrale, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Durante il suo percorso attoriale lavora e collabora con diverse compagnie e maestri in Italia ed in Europa alcuni dei quali sono: il Living Theatre, l’Odin Teatret, Franca Rame, Eimuntas Nekrosius, Anatoli Vassil’ev, J.L. Sinisterra, Eugenio Allegri, Mamadou Dioume, Gennadi Bogdanov, Nicolai Karpov e Abel C. Munoz. Attualmente lavora come insegnante di Commedia dell’Arte, Movimento scenico e Biomeccanica teatrale in diverse scuole e accademie teatrali in Italia, Germania e Polonia. Collabora inoltre come trainer e curatore dell’azione scenica con diversi teatri e compagnie italiane.
Aleksandros Memetaj Attore di teatro e cinema, regista e drammaturgo teatrale nato a Valona nel 1991. Debutta a teatro nel 2015 con il monologo “Albania casa mia”, regia Giampiero Rappa prod. Argot Produzioni, che vanta più di 200 repliche in Italia e all’estero (Usa, Svizzera). Continua il suo lavoro come autore, regista e interprete in “Elogio della Follia – #ilikedopamina,” “A.CH.A.B. – All Chihuahuas Are Bastards”, “Juliette“ (di Loredana Parrella prod. Twain Centro Produzione Danza), “l’Ospite” (scritto da Oscar de Summa, diretto da Ciro Masella prod. Teatro di Rifredi), “Powder” (di Loris Petrillo), “Silenzio” (di Diego Sinniger De Salas prod. Twain Centro Produzione Danza), “Memorie dal sottosuolo” (di Nicholas Gallo), “Madre Courage e i suoi figli” (di Brecht, regia Elena Gigliotti prod. Teatro Nazionale di Genova). Nel 2020 fonda, assieme a Yoris Petrillo, Anonima Teatri. È direttore artistico, insieme a Yoris Petrillo, della NotAcademy: corso di perfezionamento professionale dello spettacolo. Dal 2021 collabora nell’organizzazione di Twain. È anche interprete di tv e cinema: “The Miracle” – di N. Ammanniti (2017) prod. SkyItalia; “Survivors – la serie” di C. Elia prod. RaiFiction (2021); “Brutti e Cattivi” di C. Gomez (2016); “Sulla mia pelle” di A. Cremonini prod. Cinemaundici, Lucky Red e Netflix (2018); “Codice Karim” di Federico Alotto prod. RaiCinema (2019), “Il Giardiniere” di M.Santarelli prod. M. Bellocchio – Kavac Film (2022), “Il complotto di Tirana” di M. Lucibello. Premi e riconoscimenti: Festival della resistenza 2016, Avanguardie 2016, “Giovane artista euromediterraneo 2019”.
Yoris Petrillo Interprete con Twain, Compagnia Petrillo Danza, Compagnia Hunt, Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli, Musica e Arte, Margine Operativo, Cantieri Culturali Creativi, Hinterland dance theatre, Babel Crew, Zerogrammi Dance Theatre, Gabriella Maiorino, Argot Produzioni. Lavora con coreografi e registi come L. Parrella, L. Petrillo, S. Mazzotta, R. Zangirolami, G. Sampaoli, P. Graziani, M. Panici, G. Iumento, G. Maiorino, D. Sinniger. Nel 2013 è assistente alla regia ed al movimento per l’Opera Lirica “Olympia.2000” prod. Teatro Comunale di Modena. Nel Novembre 2015 è assistente alla coreografia per “Bolero” di L. Petrillo prod. Opus Ballet. Collabora con S. Argentieri, A. Memetaj e T. Panici, il compositore A. D’Alessio: “Urban Game” prod. Babel Crew (2015), “Le Città Invisibili” coprod. Twain/Argot/Invisible Cities Festival (2016), “Flying Fishes” (2016), “Nothing to Declare_primo studio” (2016), “Elogio della Follia” coprod. Argot/Twain (2017). Dal 2009 è danzatore stabile, responsabile della distribuzione, organizzazione, assistente alla direzione artistica di Twain e dal 2016 coreografo sostenuto Nuovi Autori. Nello stesso anno è selezionato per Nuove Traiettorie XL – percorso di formazione per giovani autori | azione Network Anticorpi XL coordinata dall’Associazione Cantieri. Dal 2017, docente per workshop, masterclass e corsi di formazione. Nel 2019 è assistente alla regia e coreografia per “Juliette” coprod. Twain/Fondazione Teatro Comunale di Modena. Nel 2020, con A. Memetaj, fonda Anonima Teatri. Dal 2021 è direttore artistico, insieme a Memetaj, della NotAcademy: corso di perfezionamento professionale dello spettacolo.
Elena Gigliotti Regista, attrice. Si diploma presso la Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova nel 2009. Nella sua formazione incontra, Valerio Binasco, Giancarlo Sepe, Emma Dante, Gabriele Vacis. Come attrice, è interprete in diversi spettacoli diretti da Valerio Binasco (La cucina, Don Giovanni, Arlecchino Servitore di due Padroni, Il Mercante di Venezia, Il Bugiardo, Rumori fuori scena, La Lezione), per le produzioni del Teatro Stabile di Torino e del Teatro Nazionale di Genova. È diretta inoltre da Giancarlo Sepe e Irina Brook. Dal 2009 è fondatrice e regista della Compagnia nO (Dance first. Think later), con la quale viene selezionata al Napoli Fringe Festival con lo spettacolo Ciaulatothemoon, e vince le menzioni speciali al Premio Scenario con Trenofermo a-Katzelmacher (in collaborazione con D. Aita), al Premio Scintille con Città Inferno (successivamente prodotto dal Teatro della Tosse di Genova) e al Premio Giovani Realtà del Teatro con Ferdinando, uno studio . Firma le regie di Lapèn Lapèn (Arbalete e Florian Teatro Stabile d’Innovazione), Sangue Matto, Autunno in aprile e Madre Courage e i suoi figli (Teatro Nazionale di Genova), La Bisbetica Domata e Dialogo (Teatro Stabile di Torino – in collaborazione con D. Aita), Brechtdance (Fortezza Est e ariaTeatro), Cèsso (Teatro Due di Parma). È stata selezionata tra i quattro attori e attrici in Italia per L’Ecole des Maîtres diretta da Transquinquennal, collettivo belga di registi, autori, drammaturghi e direttori artistici. Per il cinema e la televisione, è diretta da Daniele Vicari, Michele Alhaique, Margherita Ferri, Giuseppe Bonito, Dario Aita, Fulvio Risuleo, ed è protagonista del film L’invenzione della neve, con la regia di Vittorio Moroni.
Dario Aita Attore, regista. Si diploma nel 2011 presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, dopo aver esordito, nel 2009, nel film “La Prima linea” (R. De Maria). Negli anni successivi al diploma prende parte come protagonista e co-protagonista a numerose serie e film per la Rai, tra i quali: “Il segreto dell’acqua” (R. De Maria), “Questo nostro amore” [3 stagioni], “La mafia uccide solo d’estate” [2 stagioni], “L’allieva” [2 stagioni], “Grand Hotel” (tutte per la regia di L. Ribuoli), “Prima che la notte” (D. Vicari), “Il cacciatore” (D. Marengo e S. Lodovichi). E ancora: “Il giudice Meschino” (C.Carlei), “Una grande famiglia” (R. Milani), “La strada dritta” (C. Elia), “Le Donne di Camilleri” (E. Imbucci), “Piersanti Mattarella” (M. Sciarra). Per il cinema è protagonista nei film “Caffè” (C. Bortone) [Venice Days 73° Festival di Venezia], “Il giorno e la notte” (D. Vicari) [Girato durante la pandemia], “State a casa” R. Johnson. Nel 2021 firma la regia del medio metraggio “Dialogo – di Natalia Ginzburg”, e dei corti “Soli” e “Cuore di Calce” (menzione speciale 2nd FreeAquilaFestival). Negli ultimi anni ha girato anche diversi corti e videoclip. Teatralmente nel 2011 esordisce alla regia con “Cellule” di L. De Bei. Dal 2012 collabora con Elena Gigliotti nella Compagnia nO (Dance first. Think later) per gli spettacoli “Trenofemo a-Katzelmacher” (menzione speciale al Premio Scenario 2013), “Sangue Matto” (Teatro Nazionale di Genova, 2017) e “La bisbetica domata” (Teatro Stabile di Torino, 2018), “LapènLapèn”, Napoli Trip”, “Ferdinando”. Sempre in teatro lavora tra gli altri con S. Luglio “La nuova colonia” [candidato maschere del teatro], M. Ghelardi – “Turno di Notte”, C. Monti – Non vedo l’ora”, M. Farau – “All New People”. È allievo di Valerio Binasco, con il quale collabora negli anni come regista assistente per gli spettacoli “Il Mercante di Venezia”, “Fenicie”, “Sisters”, e come attore per lo spettacolo “Uno sguardo dal ponte” -sospeso durante la pandemia. Di recente collabora come insegnante presso la Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova. Di recente è protagonista della serie tv “Noi” [remake italiano di This is us] (L. Ribuoli), e del film “Primadonna” (M. Savina) [premio Panorama Italia Alice nella città], e nella serie Netflix “Lidia Poët”. Attualmente è impegnato nelle riprese dell’ultimo film di Paolo Sorrentino.
Loredana Parrella Una lunga carriera iniziata negli anni ’80 come interprete al Ballet Royal de Wallonie (Belgio), Théâtre des Beaux Arts di Charleroi (Belgio), Opéra de Liège (Belgio), Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Firenze, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Regio di Torino; viene diretta dai registi e coreografi J. Lefebre, M. Van Hoeche, L. Ronconi, A. Konchalovsky, Pier’Alli, L. Cavani, U. Chiti, J. Savari, D. Desiata, R. Fortune, R. De Simone, G. Cobelli e per il cinema da M. Soavi e da S. Sollima. Dagli anni ’90 ad oggi come coreografa e regista lavora in grandi Teatri come Teatro Comunale di Modena, Teatro San Carlo di Napoli, Festival Mozart La Coruña (Spagna), Birmingham Touring Opera 2000 (Inghilterra), Opera Zuid di Maastricht (Paesi Bassi), Maggio Fiorentino, Teatro Stabile di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Carlo Felice di Genova, accanto a importanti nomi del teatro come J.Kalman, E. Gramss, M. Avogadro, F. Ripa di Meana, B. Myers. Negli anni dal 2001 al 2003 collabora con la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e dal 2003 al 2005 con la Scuola di Teatro e Circo Alessandra Galante Garrone (Bologna) come docente per il corso di formazione professionale per giovani danzatori e attori, dove mette a punto il suo metodo “Vocal expression training e physical dance theatre”. Nel 2006 decide di investire tutta la sua esperienza nel progetto TWAIN che prende corpo con la fondazione della Compagnia. A 17 anni dalla fondazione rimane Direttrice Artistica di un progetto ancora più ampio, Twain_Centro di Produzione Danza Regionale, unico Centro di Produzione Danza sostenuto dalla Regione Lazio e Co-Direttrice di Periferie Artistiche_Centro di Residenza del Lazio sostenuto da Ministero della Cultura e Regione Lazio. Dal 2006 a oggi ha creato per Twain oltre 20 produzioni distribuite in tutta Italia e all’estero. Dal 2017 è ideatrice del Premio Twain_direzioniAltre per autori europei Under35. Inoltre, dal 2010 al 2023 è direttrice di diversi Festival di rilevanza per la regione Lazio, finanziati dalla Provincia di Roma, Regione Lazio, Roma Capitale, Zètema progetto cultura e MiC.
Fabio Recchia 1976. Polistrumentista, produttore e videomaker. Inizia con lo studio del pianoforte classico, della chitarra, delle percussioni e prosegue la sua formazione integrandola con elettronica, avanguardia rock, rumorismo, improvvisazione, tecnica del suono e videoarte; così nei suoi molteplici progetti dispone di un set polistrumentale, riuscendo sia a suonare simultaneamente più strumenti sia a fare OVER DUB live, ossia registrare in tempo reale parti appena suonate, rimandarle in play, processarle e armonizzarle ottenendo così la sonorità di una piccolo “ensemble” (sempre senza l’aiuto di computer!). Inoltre, affina e customizza tecniche e macchinari, progetta installazioni interattive e spettacoli multimediali miscelando elementi fisico/acustici con parametri digitali. Dallo studio Hombrelobo di Roma raggiunge la maggior parte del mondo con sue produzioni e numerosi concerti (Europa, Inghilterra, Norvegia, Scozia, Giappone e Stati Uniti). Collabora con artisti internazionali come G. Burk, J. B. Arnold, E. Gabrielli, F. Rondanini, M. Pupillo, V. Vasi, Zu, Brutopop, N. Tescari, K. Labèque, D. Chalmin, M. Gilmore, Meg, L. Bulgarelli, F. Bosso, G. Petrella, F. Bearzatti, G. Falzone, D. Suzuki, A. Baricco e altri. NoHayBanda!, Germanotta Youth, Fire at Work e Reeks sono i suoi progetti più longevi.
Giampiero Rappa Attore, regista, drammaturgo. Nato a Genova nel ‘73, frequenta la Scuola di Recitazione del Teatro dello Stabile di Genova. Nel ‘97 si trasferisce a Roma e fonda con alcuni compagni della scuola – Filippo Dini, Andrea Di Casa, Sergio Grossini, Mauro Pescio, la compagnia teatrale Gloriababbi Teatro, per la quale diventa drammaturgo. Il suo primo lavoro, “Gabriele”, scritto con Fausto Paravidino nel ‘98, è vincitore della Terza Rassegna di Drammaturgia Emergente – come miglior spettacolo della giuria e del pubblico – e nel 2005 è Finalista ai Premi Olimpici del Teatro dell’ETI come novità italiana. Ha scritto inoltre i testi “Zenit” (con Barbara Petrini), “Tutta colpa di cupido” (scritto con Lello Arena e Fausto Paravidino), “Il Riscatto”, “Prenditi cura di me”, recentemente proclamato vincitore del Premio Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia Europea – XIII Edizione, la commedia “Sogno d’amore”, “Il coraggio di Adele” ed infine “La macchina dei desideri”. Oltre che drammaturgo è anche regista teatrale. Ha diretto “Gabriele”, “Zenit”, “Il Riscatto”, “Sogno d’amore”, “Prenditi cura di me”, “Il coraggio di Adele”, “La macchina dei desideri”, “Adele’s Heart” per il Fringe Festival di Edimburgo, “Mr. Placebo” di Isabel Wright e “A Slow air” di David Harrower. “Albania Casa Mia” di Aleksandros Memetaj, “Una vita che sto qui” di Roberta Skerl. A queste attività affianca anche quella docente di recitazione e attore per il cinema e il teatro.
Francesco Villano, attore/performer/regista. Diplomato nel 2000 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, completa la formazione all’Ecole des Maitres – master internazionale di alta formazione teatrale – guidato da Denis Marleau (Belgio, Portogallo, Italia). Laureato in Lettere -all’Università Sapienza di Roma. Premio UBU 2023 come Miglior Attore. Dal 2011 – come attore – collabora stabilmente con la Compagnia Lacasadargilla. In teatro lavora inoltre con: Antonio Latella, Marco Baliani, Fabrizio Arcuri, Emma Dante, Carmelo Rifici, Claudio Autelli, Davide Carnevali, Veronica Cruciani, Davide Iodice, Giorgio Barberio Corsetti, Roberto Andò, Serena Sinigaglia, Roberto Romei, Compagnia Biancofango, Josè Sanchis Sinisterra, Giancarlo Cobelli, Luciano Colavero, ecc. Ha partecipato a vari dispositivi multimediali con la Bauhaus di Dessau. Nel 2021 è regista e interprete di due radiodrammi: il primo per il canale web del Teatro di Roma (La guerra non è ancora cominciata di Michail Durnenkov) e l’altro per la rubrica “Le domeniche a teatro” di Radiotre Rai (Il giardino di Zinnie Harris); dal 2023 è attore radiofonico in molte produzioni Radiotre Rai. Insegna recitazione in diverse scuole di teatro in Italia e all’estero: la Scuola Europea per l’Arte dell’Attore Prima del Teatro di Pisa/San Miniato, l’Accademia Naz. d’Arte Dramm. Silvio D’Amico di Roma, la Scuola di Perfezionamento del Teatro di Roma e l’Accademia Ernst Busch di Berlino; guida diversi laboratori all’interno dell’Università la Sapienza di Roma e collabora stabilmente con il centro di produzione teatrale Carrozzerie Not di Roma attivando percorsi formativi per attori e danzatori. Come regista mette in scena Piccoli Pezzi Poco complessi – da un testo di Magdalena Barile per il CRT di Milano; A zonzo – per il PimOff di Milano; Sonata per ragazza sola – per il teatro Litta di Milano, Genesiquattrouno in co-regia con Gaetano Bruno (finalista Premio InBox) produzione Teatro Vascello di Roma. Al cinema recita ne L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano – Indiana Film; Il mio nome è vendetta di Cosimo Gomez – Netflix Italia e a diverse serialità Rai.
Fabrizio Arcuri, curatore e direttore artistico del progetto LA FESTA DI ROMA un’idea per il capodanno di ventiquattro ore di Roma Capitale dal 2017al 2020 Assessorato alla Crescita culturale, con il supporto del Dipartimento Attività Culturali. Dal 2006 al 2020 è direttore artistico del festival ShortTheatre. Dal 2009 e ancora in corso è regista del Festival Internazionale delle Letterature di Massenzio. Fondatore, direttore artistico e regista di tutte le produzioni di Accademia degli artefatti. Attualmente ricopre la carica di Co-Direttore artistico del Css- Teatro Stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia. Dal 2023 e’ curatore e ideatore della festa della danza “Corpo Libero” per il Comune di Roma. Co-direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova per il triennio 2011 – 2013 e consulente alla programmazione per il 2014/15. Dal 2009 al 2012 cura il festival internazionale PROSPETTIVA per lo Stabile di Torino (Premio Ubu 2011). Ha lavorato come regista assistente di Luca Ronconi dal 2005 al 2008. Premio della critica (ancti) 2010 con SPARA/TROVA IL TESORO/RIPETI. Nel 2011, Premio Hystrio alla regia. Nel 2012 regista per il Teatro Stabile di Torino di FATZER FRAGMENT, in coproduzione con Volksbune di Berlino. Nel 2013 produce sangue sul collo del gatto di R.W.Fassbinder per il Residenz Theatre di Monaco di Baviera. Nel 2014 è stato curatore e regista del progetto del Teatro di Roma, RITRATTO DI UNA CAPITALE, e’ ospite alla biennale di Venezia con quattro lavori tratti da Tim crouch ispirati a Shakespeare.