EXTRA Teatro Festival - Canino
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Marzo > Giugno | Canino (VT)
A marzo torna per la seconda edizione “EXTRA Teatro Festival”, ideato e organizzato da Anonima Teatri, sostenuto dalla Regione Lazio e dal Comune di Canino ed in collaborazione della Direzione Regionale Musei del Lazio. Attraverso lo spettacolo dal vivo, il Festival multidisciplinare si propone di rilanciare il patrimonio culturale della nostra regione, in particolare della Tuscia, con attenzione al territorio del Comune di Canino e al Parco Archeologico di Vulci, noto come la porta del Lazio.
Il titolo “EXTRA” riprende e “cita” il prodotto su cui si basa gran parte dell’economia locale, ovvero L’Olio di Canino DOP, un nome, un titolo che possa coniugare territorio, cultura, turismo ed economia.
Il programma ideato e diretto da Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo, si svilupperà tra marzo e giugno 2024 con 17 spettacoli dal vivo, tra prosa, narrazione, musica, danza e nuovo circo, dedicati alla cittadinanza, ai bambini e alle famiglie, per far scoprire (o ri-scoprire) i luoghi e il ricco patrimonio artistico e culturale: il Teatro Comunale Luciano Bonaparte, il Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia, il Parco dell’Arancera e Piazza Valentini.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Canino ed in collaborazione con la Direzione Regionale Musei del Lazio. Il progetto si avvale inoltre della collaborazione di Twain Centro Produzione Danza.
INFO E PRENOTAZIONI:
(+39) 380 146 2962
In caso di mancata risposta si prega di inviare un sms o un messaggio WhatsApp e sarete ricontattati al più presto.
info@anonimateatri.com oppure compila qui
COSTO BIGLIETTI:
Teatro Comunale L. Bonaparte € 10,00 intero / € 7,00 ridotto e over65 / 5€ ridottissimo (sotto i 12 anni)
Parco dell’Arancera € 5,00 + € 5,00 aperitivo (facoltativo)
Museo Archeologico di Vulci | Piazza Valentini € 2,00
La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
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PROGRAMMA:
6 aprile
h 16 | Piazza Valentini | circo – per famiglie
Colpi di Toss
Di e con Alessio Cinquepalle Paolelli
Spettacolo di circo, in continua mutazione, che raccoglie principalmente la giocoleria classica, palloncini, tante gag, interazione con il pubblico ed un finale a tre metri di altezza su un instabile monociclo con tre torce infuocate. Il tutto a tema swing e rock and roll, adatto a tutte le età.
h 17 | Piazza Valentini | giocoleria – per famiglie
Mago o non M’Ago
Di e con Fil
Spettacolo di magia contemporanea, giocoleria e coinvolgimento del pubblico. Poetico, ironico e sorprendente. Filippo Porcari si appassiona alla magia da bambino e la trasforma, è il caso di dirlo, nella sua professione. Frequenta il Club Magico Italiano (CMI) e l’International Brotherhood of Magicians (IBM) Ring 204. Predilige una magia fatta con oggetti semplici e di uso quotidiano che diventano motivo di intrattenimento nei suoi numeri da scena e close up.
7 aprile
h 11.45 | Piazza Valentini | teatro e circo – per famiglie
Il Circo Magico
Di Teatro Potlach
Passeggiata di attrazioni con Arlecchino e Pulcinella, e un’elegante figura femminile sui trampoli. Il pubblico sarà trasportato nel mondo della fantasia da questi personaggi. Tra balli sui trampoli, abilità circensi, percussioni dal vivo, costumi colorati, scherzi, litigi e riconciliazione tra Arlecchino e Pulcinella, gli spettatori avranno la possibilità di accompagnare questi personaggi in una gioiosa passeggiata nella loro città.
18 aprile
h 21 | Teatro Comunale L. Bonaparte | teatro e danza
Don Quijote
Di Compagnia Petrillo Danza
Quella di Don Quijote è una follia sana. Spinta da un impulso interiore che ne deforma la realtà, tanta è la voglia di cambiarla. Il “folle” cavaliere mostra il problema di fondo dell’esistenza, cioè la delusione che l’uomo subisce di fronte alla realtà, la quale annulla l’immaginazione, le proprie aspettative, la realizzazione di un progetto di esistenza con cui l’uomo si identifica. Non è quindi difficile immaginarsi come lui, oggi. Eterni cavalieri che combattono quotidianamente con i mulini a vento di una società decadente. Attraverso il carattere e la personalità dei personaggi del capolavoro seicentesco di Cervantes, Don Quijote, Sancho Panza e Ronzinante, lo spettacolo affronta i temi più profondi dell’esistenza dell’uomo ma senza tralasciare gli aspetti più grotteschi ed esilaranti degli stessi che per fortuna pure gli appartengono. Lo stesso spettacolo, ora più simile ad una parodia ora ad un elaborato di più complesso spessore, è proprio per questo, soprattutto un viaggio simbolico nei meandri dell’esistenza.
Lo spettacolo contiene scene di nudo parziale.
27 aprile
h 21 | Teatro Comunale L. Bonaparte | danza
Frammenti
Di Twain physical dance theatre
“La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.” – Gregory Bateson –
“Frammenti”, ispirato al brevissimo racconto di Frederick Brown, mette in evidenza quanto sia arbitrario il confine tra noi e gli altri. La domanda che se ne ricava è: “l’Altro” prova le stesse cose che proviamo “Noi”? Dal punto di vista dell’Altro, il ‘mostro’ da combattere siamo Noi. Noi combattiamo contro l’Altro perché l’Altro combatte contro di Noi, però quella non è la nostra guerra. In realtà, L’Altro sembra un ‘mostro’ perché non ci si sforza di capirlo: ma a guardar bene sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono, fatichiamo a capirlo perché ciascuno di noi si chiude nel suo mondo, rifiuta la vita e comincia a odiare ciò che non capisce, che è ‘altro’ da sé. Riflettendo su questo, ogni guerra diventa assurda e inutile.
a seguire | Teatro Comunale L. Bonaparte | teatro – per tutte le età
Il Malato Immaginario
Di Catalyst
Si deve ridere sempre, di tutto. Dei sotterfugi degli innamorati, di notai poco scaltri ma servizievoli, di mogli più inclini al tradimento che alle gioie coniugali, di dottori specializzati nella finanza più che nelle diagnosi, in malati affetti dalla paura di vivere. Così la feroce e disillusa comicità di Moliere ci presenta un esempio lucido di un uomo dai tratti contemporanei, alle prese con un quotidiano, che allora come oggi, appare martoriato e, per tanti aspetti, ridicolo. Saranno le risate degli spettatori a squarciare l’aria mefitica della stanza di Argan, a svelare l’orrendo mercimonio fra scienza e religione, a sostenere lo sguardo lucido e sereno del pensiero filosofico, tanto che alla fine sarà un umano ritrovato, quello che il pubblico si troverà davanti e che ci auguriamo, non abbandonerà sul palcoscenico. In un susseguirsi incessante di botta e risposta, in cui le ragioni e le irragionevolezze dei personaggi danno vita ad un dibattito a tratti surreale, a tratti grottesco, emergono importanti riflessioni sulle relazioni familiari, sulla vita, sulle priorità dell’essere umano, e sull’importanza del raziocinio e del buonsenso. Dietro la commedia si nasconde l’amara rivelazione della tragedia della condizione umana, che è fragile e subordinata ad eventi incontrollabili.
4 maggio
h 21 | Teatro Comunale L. Bonaparte | danza
Convolved
Di PYC Petrillo Young Company
Esiste in matematica un’operazione chiamata “convoluzione”, la quale prende due funzioni e le fa “scorrere” l’una sull’altra. Il risultato è una nuova funzione, che rappresenta il modo in cui le due funzioni originali interagiscono tra loro. “Convolved”, la piéce di Loris Petrillo realizzata per le danzatrici di PYC Petrillo Young Company, prende spunto da questa operazione matematica e si fa metafora, immagine e dinamica, di questo loro scorrere e tra loro interagire. La stessa coreografia, nata a partire dallo studio di tre diverse creazioni di repertorio della Compagnia Petrillo Danza, è indizio di “convoluzione”, laddove le diverse dinamiche vengono “moltiplicate” e “sommate” insieme, creando una nuova “funzione”, una nuova piéce, che rappresenta il modo in cui le due danzatrici rispondono alla provocazione coreografica. Ne risulta una coreografia elaborata e sperimentale ma allo stesso tempo autopoietica, poiché conserva, pur nella sua ridefinizione, l’identità coreografica da cui si genera.
a seguire | Teatro Comunale L. Bonaparte | danza e teatro
Isabel
tratto da una storia vera
Di Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo
“Isabel – tratto da una storia vera” è uno spettacolo che si muove tra teatro, danza, e narrazione e racconta la vita di una donna e della sua famiglia, attraversando le vicende sociali e politiche dell’Argentina tra il 1963 ed il 2022. Isabel è una donna, molte donne, è figlia, sorella e madre. Isabel è la forza dell’essere umano, il sorriso sulle labbra di una ragazzina felice per un raggio di sole. Isabel è la costante ricerca della normalità e della quotidianità perduta, è la speranza che fatica a soccombere, Isabel è la forza di adattarsi ai cambiamenti. Lo spettacolo e i fatti raccontati all’interno sono ispirati alla storia vera di Victoria Donda: prima figlia di “desaparecidos” ad essere eletta alla Camera dei deputati argentina.
10 maggio
h 21 | Teatro Comunale L. Bonaparte | teatro
Cuoro
Inciampi per sentimenti altissimi
Di e con Gioia Salvatori
“Piacer d’amor piú di un di’ sol non dura, martir d’amor, tutta la vita dura” è con questo spirito che lo spettacolo approccia e ragiona intorno ai meccanismi del sentimento d’ amore e ai suoi disastri: miti antichi, disagi contemporanei, liriche accorate e somatizzazioni sempre più complesse, provando a rispondere alla domanda: Che cos’è l’amore? Sdraiata su un divano, al centro di un giardino immaginario, la protagonista passa in rassegna se stessa e i propri rovelli interiori, indaga i desideri, rinarra storie d’ amore e i loro inevitabili disfacimenti, attraversa i discorsi sul sentimentalismo e il pop che di essi si pasce abbondantemente, esplora canzonette, lamentazioni e modelli femminili disgraziatissimi, compone, fa e disfa le sue considerazioni e per ogni conclusione che trova, prova una nuova fuga. Il risultato è un girotondo che è anche un po’ una festa, un tentativo di vivere, di condurre a casa se stessi, le proprie imperfezioni e quelle dell’altro, le incongruenze ma anche l’umanità che ne consegue. E provare a riderne. Che è cosa da vivi.
18 maggio
h 21 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia | teatro e danza
Memorie dal sottosuolo
Di Margine Operativo
La performance si confronta / interagisce / dialoga con il romanzo “Memorie dal sottosuolo” di Fëdor Dostoevskij, scritto nel 1864 sotto forma di un monologo-confessione, e diviso in due parti: “Il sottosuolo” e “A proposito della neve bagnata”. Si rimane impressionati di fronte alla contemporaneità di un testo come Memorie dal sottosuolo che è forse l’opera più profonda e compiuta di Dostoevskij. Un performer “entra ed esce” dal romanzo dello scrittore russo: agisce le sue parole, descrive come lettore l’opera e la sua trama. Una narrazione, un dispositivo drammaturgico sempre in bilico tra azione e testo, intrecciando / connettendo danza_teatro fisico_letteratura_paesaggi sonori: Memorie dal sottosuolo prosegue la ricerca performativa di Margine Operativo di connessione/sconfinamenti tra testo-parola, azione-movimento, e suono-spazi. Un percorso di elaborazione poetica e tematica, intorno ad alcuni nuclei della contemporaneità.
h 21.30 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia | musica
Duo D’Archi
Di e con Houman Vaziri ed Ester Vianello
Il secolo che separa Stamitz da Glière è più che sufficiente a creare temporalmente un grande divario musicale, rispecchiando uno la ricerca di innovare la sinfonia classica e le sue regole prima di Haydn e Mozart, l’altro invece lo sviluppo di uno stile tardo-romantico unico, influenzato dalle opere di Wagner e di Scriabin. Per questo appare ancora più ampio il divario tra i coetanei Glière e Martinů, nonostante entrambi siano accomunati dall’interesse nei confronti del nazionalismo musicale: infatti l’uno studiò la musica dei numerosi popoli dell’Unione Sovietica, e l’altro fu ispirato dalle melodie popolari tradizionali della Boemia e della Moravia, da compositori come Dvořák e Smetana. Ecco che violino e violoncello, strumenti vicini ma lontani, mettono a confronto tre compositori e tre nazionalità differenti, mostrando quanto non solo l’epoca ma anche le rispettive storie e luoghi geografici possano influenzare e rispecchiare le scelte compositive. Come la storia ci insegna da sempre, la vita, le persone, la guerra, le strade, le scelte e il destino determinano inesorabilmente il frutto delle opere di ogni artista.
25 maggio
h 21 | Piazza Valentini | musica
Concerto per violino solo
LE GRANDI COLONNE SONORE DEL CINEMA
Di e con Tullia Romagnoli
Il violino di Tullia Romagnoli interpreterà i capolavori di Ennio Morricone, Nino Rota e non solo, accompagnandoci in un viaggio alla scoperta delle più belle musiche mai composte per il Cinema e facendoci rivivere le scene più emozionanti dei grandi cult cinematografici.
h 21.15 | Teatro Comunale L. Bonaparte | teatro e stand-up comedy
Fringo
Di e con Xhuliano Dule
Fringo è uno show che collega i punti nodali della vita di un essere umano migrante di prima generazione. Attraversa i paradossi del crescere con dei genitori immigrati, entrambi veterinari costretti a fare uno la donna delle pulizie e l’altra a lavorare in una fabbrica. Perché mio padre insistesse nel voler fare la donna delle pulizie è uno dei misteri a cui cercheremo di dare risposta. Fringo è racconto diacronico e ironico delle peripezie della mia esistenza, ma anche di quella di tutti noi in fondo, è un viaggio al termine della notte illuminato dalla torcia di un iPhone, un viaggio fatto di cambi di direzione, immaginari e reali, di riflessioni, di paure e di idiosincrasie. Si cercherà, lungo tutto lo spettacolo, di non rispondere a interrogativi come: perché la gente continua a comprare creme per far crescere i capelli spalmabili? Domande la cui risposta è: perché se davvero funzionassero i capelli dovrebbero crescere anche sulle mani con cui è stata spalmata.
1 giugno
h 19 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia | danza – per tutte le età
Alice al contrario
Di Twain physical dance theatre
E se immaginassimo Alice da grande? Come è diventata, ora che è una donna adulta? Il suo cuore è ancora affettuoso come nell’infanzia, nonostante lo scorrere del tempo? Forse crescendo è divenuta altro, forse ci sono decine, centinaia, di Alice che non hanno disatteso le aspettative e i sogni dell’infanzia, forse, anzi, per certo tutte noi potremmo essere una di loro. D’altra parte in ogni donna di oggi, potrebbe nascondersi la moderna Alice.
h 19.30 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia | teatro multimediale
Donna che nuota sott’acqua
Di Settimo Cielo
Una performance tra short story, musica e radioteatro che indaga il rapporto tra arte, genio e identità umana, attraverso la figura di Arturo Martini, uno dei più grandi scultori del ‘900. In tre momenti diversi della sua vita Martini ripercorre l’origine di una delle sue opere più importanti, Donna che nuota sott’acqua, attraverso tre flash dal suo passato in qualche modo legati alla sua realizzazione. La Performance avviene in cuffie silent-disco ed è divisa in tre stazioni che lo spettatore raggiunge visitando il luogo che la ospita. Nella terza stazione i due attori recitano dal vivo, accompagnati dalle musiche di Andrea Cauduro e Luca Theos Boari Ortolani e dalle suggestive immagini della Donna Che nuota Sott’Acqua.
Per questioni organizzative il numero ammesso in sala è di soli 30 spettatori, saranno dunque previste due repliche consecutive. È pertanto necessaria la prenotazione.
8 giugno
h18.30 | Parco dell’Arancera | circo – per famiglie
Asganauei
Di Cinquepalle/Svenka
Musica travolgente che rimbalza dallo swing al rock’n roll passando per il funk, virtuosismi e acrobazie, equilibri instabili ad altezze insensate, oggetti volanti di ogni tipo. Questo, oltre ad una buona dose di gag e di risate, sono la firma inconfondibile di Svenka e Cinquepalle, dolci, irriverenti e scanzonati personaggi usciti direttamente dalla valigia di uno street show.
h19.15 | Parco dell’Arancera | musica
Nel Blu dipinto di Blues
Di Clama Cults
Un piccolo viaggio attraverso la canzone d’autore italiana. Due chitarre e una voce racconteranno De Gregori e le sue canzoni con quell’aria densa di poesia e calore che solo la canzone d’autore può dare. Classici della musica italiana accomunati da quella vena artistica che è al confine tra la musica colta e quella di consumo, tra l’intrattenimento e la poesia, possono convivere in una performance che vede un solo obiettivo, suonare per il piacere di chi ascolta.
Evento accompagnato da un aperitivo a cura di Bar Autolavaggio Mustang Garage.
TEATRO COMUNALE LUCIANO BONAPARTE DI CANINO – Corso Giacomo Matteotti, 3 01011 Canino VT
MUSEO ARCHEOLOGICO DI VULCI – CASTELLO DELL’ABBADIA, 01011 Canino VT
PIAZZA VALENTINI, 01011 Canino VT
PARCO DELL’ARANCERA, 01011 Canino VT