Bo.A.T. 2023-24
Bo.A.T. – Botteghe Anonima Teatri
percorso di perfezionamento professionale multidisciplinare
dedicato ad attori/attrici e danzatori/danzatrici
a cura di Anonima Teatri
nell’ambito del progetto PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio
Settembre 2023 – Maggio 2024 | Tuscania (VT)
Bo.A.T. – Botteghe Anonima Teatri, percorso di perfezionamento professionale multidisciplinare dedicato ad attori/attrici e danzatori/danzatrici dai 20 ai 35 anni a cura di Anonima Teatri, organizzato da Twain nell’ambito del progetto PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio. Il corso di alta formazione prevede, dal 30 Settembre 2023 a Maggio 2024 a Tuscania (VT), 10 weekend di masterclass sul teatro contemporaneo, metodo per azioni fisiche, metodo per azioni vocali, tecniche di interpretazione, recitazione cinematografica, drammaturgia, danza contemporanea, composizione coreografica con pedagoghi, registi, attori e coreografi di fama nazionale quali Andrea Pangallo, Simonetta Guarino, Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo, Elena Gigliotti, Dario Aita, Loredana Parrella e Fabio Recchia, Nicola Simone Cisternino, Giampiero Rappa.
Il corso, inserito all’interno della NotAcademy, nasce dalla necessità di garantire ai giovani artisti dei percorsi di approfondimento sul lavoro del danzatore, dell’attore e sulla drammaturgia contemporanea nell’ottica di un teatro multidisciplinare. Il progetto è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Lazio.
Gli incontri si svolgeranno presso i nostri spazi di lavoro e ricerca: Supercinema di Via G. Garibaldi 1/A e Spazio Fani di Via Pozzo Bianco 34 a Tuscania (VT).
La domanda di iscrizione deve essere inoltrata (entro il 2 maggio alle ore 12:00 per “La parola è il corpo”) ad anonimateatri@gmail.com allegando breve lettera motivazionale e Curriculum Vitae ed inserendo in oggetto “CANDIDATURA Bo.A.T.”. È possibile iscriversi ad uno o più weekend di masterclass o all’intero percorso formativo. È possibile usufruire di un posto letto nelle foresterie della struttura a costo aggiuntivo, previa richiesta.
INFO, COSTI E ISCRIZIONI:
anonimateatri@gmail.com
CALENDARIO:
Sabato 30/09 e domenica 01/10
Sabato 07/10 e domenica 08/10
orario indicativo h 10-17
Il lavoro sulle azioni fisiche: training dell’attore e analisi attiva del testo
condotto da Andrea Pangallo
Il lavoro sulle azioni fisiche, il corpo scenico ed i suoi principi di movimento e organizzazione espressiva, saranno i punti focali del nostro lavoro. L’obiettivo di questo percorso pratico non è lo sviluppo puramente fisico dell’attore, ma l’apprendimento organico e non intellettuale di elementi essenziali dell’intero apparato corpo-mente, come le resistenze, i punti di equilibrio, il senso della forma e del ritmo. Sarà un viaggio di scoperta utile sia all’attore che – ricevuto lo stimolo – agisce immediatamente, senza ragionare su quello che deve fare, come sanno tutti coloro che hanno fatto ricerca e sperimentazione, utile al drammaturgo che mette le azioni fisiche in preventivo, ed utile anche al regista che ha la responsabilità del processo di formalizzazione scenica.
Sabato 28/10 e domenica 29/10
orario indicativo h 10-17
Il personaggio, il racconto, il comico
condotto da Simonetta Guarino
“La Nonna” di Roberto Cossa (1977) è il testo più famoso, riconosciuto e rappresentato del teatro argentino. È teatro popolare, grottesco, con personaggi vicini alla maschera ed è anche indubbiamente una grande metafora, intorno a un preciso momento politico; commedia o farsa tragica che la si voglia definire, fu scritta per ovviare la censura del regime Videla in Argentina, appena un anno dopo dal colpo di stato. La Nonna si impone quale vigorosa immagine del potere folle e distruttore, incarnato nelle sue forme più aberranti e luttuose. Il caso del generale Videla nell’Argentina degli anni 1970 è rievocato nella sua spaventosa evidenza, se pure traslato a una situazione di gruppo familiare nella quale si specchia per elementi meno drammatici, ma non meno inquietanti. È un genere drammaturgico, definito propriamente grotesco criollo, che può corrispondere a certe forme di Teatro dell’assurdo francese ed europeo.
Il lavoro laboratoriale verterà su alcune scene de “La Nonna” , da memorizzare, e attraverso l’analisi e le suggestioni del testo elaboreremo il materiale drammaturgico sia attraverso la “parola”, sempre nella struttura della relazione scenica, sia attraverso l’improvvisazione nello spazio-corpo dell’azione scenica alla ricerca di un linguaggio espressivo che partendo dal naturalismo possa sperimentare contaminazioni con la maschera ed il grottesco. Il tango sarà contenitore e sollecitazione di tutto il lavoro.
Sabato 18/11 e domenica 19/11
Sabato 2/12 e domenica 3/12
orario indicativo h 10-17
Teatro contemporaneo e teatro fisico (corpo, voce, movimento)
condotto da Yoris Petrillo e Aleksandros Memetaj
Ci muoveremo “in mezzo”, tra il teatro e la danza, alla ricerca di un linguaggio scenico immediato, coinvolgente e autentico addentrandoci nel lavoro della compagnia di teatro fisico Anonima Teatri diretta da Yoris Petrillo e Aleksandros Memetaj.
Sabato 20/01 e domenica 21/01
orario indicativo h 10-17
La maleducazione del sé
condotto da Elena Gigliotti
Il percorso si propone di esplorare, attraverso un innesto di linguaggi creativi, il sé più nascosto e trattenuto: il sé maleducato al quale ogni artista deve concedere libertà di espressione, vita. A ogni partecipante saranno assegnati un monologo e dei compiti da svolgere in una fase di preparazione al percorso. Le giornate di lavoro consisteranno in una vacanza dalla prestazione, dall’aspettativa, dalla valutazione, dall’ottica del risultato, verso una meta precisa e luminosa: l’errore. Per una riscoperta del serissimo gioco dell’accadimento, della fede nella libera creazione, della maleducazione dell’artista, contro ogni addestramento possibile.
Sabato 17/02 e domenica 18/02
orario indicativo h 10-17
Attraverso lo specchio. Io. Me. Altro.
condotto da Dario Aita
Da bambini ci piaceva giocare all’altro davanti ad uno specchio. La nostra immagine riflessa diventava il nostro pubblico e noi spettatori di noi stessi. Soddisfatta la vanitosa curiosità iniziale, rimaneva il desiderio di trasformarci, un bisogno di liberarci e il coraggio di scoprirci. Tutto ciò fin quando lo sguardo indiscreto dei nostri genitori non arrivava a sorprenderci e a frantumare quello specchio. Cosa ci spaventa dello sguardo indiscreto dello spettatore? Perché l’occhio della macchina da presa ci pietrifica come quello di una Gorgone? Se, come diceva S. Kracauer, lo schermo cinematografico è l’immagine riflessa, che ci permette di affrontare l’orrore del reale, così come lo scudo di Atena che permette a Perseo di sconfiggere la Medusa, noi siamo gli interpreti che devono attraversare quello specchio e immergersi in quella realtà riflessa. Per farlo dobbiamo risanare i frantumi di quello specchio; lasciarci catturare dall’obiettivo della macchina da presa, che spesso ci appare come quello specchio rotto dentro al quale temiamo di apparire deformi, dietro il quale temiamo si nasconda un occhio indiscreto e giudice dei nostri giochi senza regole. Ci alleneremo a farci spiare senza vergogna, in un percorso attraverso la riscoperta delle immagini e del loro potere.
Sabato 16/03 e domenica 17/03
orario indicativo h 10-17
Corpo è musica
condotto da Loredana Parrella e Fabio Recchia
Hic et nunc: così si può definire l’arte performativa. Qui e ora, un evento di cui bisogna fruire appieno sul momento, bisogna coglierne gli aspetti, i significati e le sensazioni prima che queste svaniscano al concludersi della performance.
Il laboratorio esplorerà le capacità personali di relazione con l’altro, la relazione del corpo con lo spazio, l’utilizzo della voce e dei suoi risonatori, l’utilizzo di frammenti di testo in relazione al movimento. Saranno proposti esercizi di gruppo e esercitazioni personali per scoprire ed affinare i propri talenti naturali nel sostenere una performance che si concentra su corpo, spazio e suono. Affronteremo lo studio di partiture minimali in cui il corpo è lo strumento principale, attraverso abbinamenti tra corpo e suono basati sull’utilizzo di piccoli elementi musicali che produrranno performance crude e essenziali. La nostra sarà un’indagine sulla crescita graduale di una performance e sulla relazione tra performer ed elementi dello spettacolo, sul pensiero e la rappresentazione del corpo, sui suoi limiti e sul suo potenziale.
Sabato 20/04 e domenica 21/04
orario indicativo h 10-17
Il corpo coreografico
condotto da Nicola Simone Cisternino
Il mio percorso formativo e scenico si colloca all’interno del mondo della danza e del movimento fisico, sviluppando nei diversi anni un interesse sempre maggiore verso i sistemi corporei che sostengono l’interprete nella sua istintività e specificità di movimento. II laboratorio proporrà alcune pratiche per stimolare i sistemi percettivi di input degli eventi esterni e di output nelle manifestazioni fisiche possibili. Nella prima giornata prepareremo il nostro corpo all’integrazione degli stimoli e degli eventi esterni focalizzandoci sull’importanza della funzione del tempo. Il giorno seguente analizzeremo le possibilità organizzative dei nostri sistemi di espressione nel rivelare un’azione fisica chiara nello spazio performativo, dando vita a variabili interazioni narrative e dialogiche.
Sabato 04/05 e domenica 05/05 orario indicativo h 10-17
La parola è il corpo
condotto da Giampiero Rappa
Gli obiettivi delle due giornate del corso sono quello di stimolare l’allievo a scoprire e valorizzare le proprie risorse attraverso le seguenti fasi di lavoro: rilassamento fisico ed esercizi sull’attenzione, studio del linguaggio non verbale del corpo, improvvisazioni per stimolare “il potenziale” creativo, costruzione di scene dialogate partendo dal posizionamento dell’attore nello spazio vuoto.
BIO DOCENTI:
Andrea Pangallo Attore e pedagogo teatrale, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Durante il suo percorso attoriale lavora e collabora con diverse compagnie e maestri in Italia ed in Europa alcuni dei quali sono: il Living Theatre, l’Odin Teatret, Franca Rame, Eimuntas Nekrosius, Anatoli Vassil’ev, J.L. Sinisterra, Eugenio Allegri, Mamadou Dioume, Gennadi Bogdanov, Nicolai Karpov e Abel C. Munoz. Attualmente lavora come insegnante di Commedia dell’Arte, Movimento scenico e Biomeccanica teatrale in diverse scuole e accademie teatrali in Italia, Germania e Polonia. Collabora inoltre come trainer e curatore dell’azione scenica con diversi teatri e compagnie italiane.
Simonetta Guarino Nasce a Savona nel 1961. Si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Genova nel 1987. In teatro collabora con: Teatro Nazionale di Genova, la Compagnia Dell’Archivolto di Genova, Teatro della Tosse, Teatro dell’Eliseo di Roma, Teatro Carcano di Milano, Teatro degli Incamminati di Milano, Teatro Vascello di Roma, Fabbrica Illuminata di Cagliari, Compagnia aria. È autrice di testi sia per il teatro che per il cabaret. Lavora in compagnia con: Franco Branciaroli, Roberto Herlitzka, Tullio Solenghi , Angela Finocchiaro, Valeria Moriconi , Ugo Dighero, Maurizio Lastrico, Eugenio Allegri, Claudio Bisio, Mario Scaccia, Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Manuela Kustermann, Daniele Luttazzi , Massimo Venturiello, Gioele Dix, Enrico Campanati, Laura Marinoni, Riondino, Stefano Bollani, Bustric, Luca Bizzarri, Maria Amelia Monti Ha al suo attivo numerose partecipazioni televisive per RAI 2, RAI 3, Italia1, La 7 e Canale 5 quali: Blog, Wikitaly, Colorado, Zelig, Zelig Off, SuperCiro, Crozza Italia. Partecipa a produzioni cinematografiche e televisive per serie-tv quali: Masantonio con Alessandro Preziosi , “La donna che ritorna” e “Rossella”, “Finalmente soli” (con Jerry Scotti e Maria Amelia Monti), “Crimini, Casa e Bottega” (con Enrico Bertolino e Angela Finocchiaro), “Un ciclone in famiglia”, “L’ultima sfilata”, “Olè”, “Barzellette”, “In questo mondo di ladri” (regia di C. Vanzina), “Fratelli d’Italia” (regia Neri Parenti), “Fuori Classe” (con Luciana Littizzetto), “Sweet sweet Marja” (regia A. Frezza), “Mi dispiace devo andare” (regia di R. Tognazzi ), “Arrivano i mostri” (regia di A. Andrisano).
Aleksandros Memetaj Attore di teatro e cinema, regista e drammaturgo teatrale nato a Valona nel 1991. Debutta a teatro nel 2015 con il monologo “Albania casa mia”, regia Giampiero Rappa prod. Argot Produzioni, che vanta più di 200 repliche in Italia e all’estero (Usa, Svizzera). Continua il suo lavoro come autore, regista e interprete in “Elogio della Follia – #ilikedopamina,” “A.CH.A.B. – All Chihuahuas Are Bastards”, “Juliette“ (di Loredana Parrella prod. Twain Centro Produzione Danza), “l’Ospite” (scritto da Oscar de Summa, diretto da Ciro Masella prod. Teatro di Rifredi), “Powder” (di Loris Petrillo), “Silenzio” (di Diego Sinniger De Salas prod. Twain Centro Produzione Danza), “Memorie dal sottosuolo” (di Nicholas Gallo), “Madre Courage e i suoi figli” (di Brecht, regia Elena Gigliotti prod. Teatro Nazionale di Genova). Nel 2020 fonda, assieme a Yoris Petrillo, Anonima Teatri. È direttore artistico, insieme a Yoris Petrillo, della NotAcademy: corso di perfezionamento professionale dello spettacolo. Dal 2021 collabora nell’organizzazione di Twain. È anche interprete di tv e cinema: “The Miracle” – di N. Ammanniti (2017) prod. SkyItalia; “Survivors – la serie” di C. Elia prod. RaiFiction (2021); “Brutti e Cattivi” di C. Gomez (2016); “Sulla mia pelle” di A. Cremonini prod. Cinemaundici, Lucky Red e Netflix (2018); “Codice Karim” di Federico Alotto prod. RaiCinema (2019), “Il Giardiniere” di M.Santarelli prod. M. Bellocchio – Kavac Film (2022), “Il complotto di Tirana” di M. Lucibello. Premi e riconoscimenti: Festival della resistenza 2016, Avanguardie 2016, “Giovane artista euromediterraneo 2019”.
Yoris Petrillo Interprete con Twain, Compagnia Petrillo Danza, Compagnia Hunt, Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli, Musica e Arte, Margine Operativo, Cantieri Culturali Creativi, Hinterland dance theatre, Babel Crew, Zerogrammi Dance Theatre, Gabriella Maiorino, Argot Produzioni. Lavora con coreografi e registi come L. Parrella, L. Petrillo, S. Mazzotta, R. Zangirolami, G. Sampaoli, P. Graziani, M. Panici, G. Iumento, G. Maiorino, D. Sinniger. Nel 2013 è assistente alla regia ed al movimento per l’Opera Lirica “Olympia.2000” prod. Teatro Comunale di Modena. Nel Novembre 2015 è assistente alla coreografia per “Bolero” di L. Petrillo prod. Opus Ballet. Collabora con S. Argentieri, A. Memetaj e T. Panici, il compositore A. D’Alessio: “Urban Game” prod. Babel Crew (2015), “Le Città Invisibili” coprod. Twain/Argot/Invisible Cities Festival (2016), “Flying Fishes” (2016), “Nothing to Declare_primo studio” (2016), “Elogio della Follia” coprod. Argot/Twain (2017). Dal 2009 è danzatore stabile, responsabile della distribuzione, organizzazione, assistente alla direzione artistica di Twain e dal 2016 coreografo sostenuto Nuovi Autori. Nello stesso anno è selezionato per Nuove Traiettorie XL – percorso di formazione per giovani autori | azione Network Anticorpi XL coordinata dall’Associazione Cantieri. Dal 2017, docente per workshop, masterclass e corsi di formazione. Nel 2019 è assistente alla regia e coreografia per “Juliette” coprod. Twain/Fondazione Teatro Comunale di Modena. Nel 2020, con A. Memetaj, fonda Anonima Teatri. Dal 2021 è direttore artistico, insieme a Memetaj, della NotAcademy: corso di perfezionamento professionale dello spettacolo.
Elena Gigliotti Regista, attrice. Si diploma presso la Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova nel 2009. Nella sua formazione incontra, Valerio Binasco, Giancarlo Sepe, Emma Dante, Gabriele Vacis. Come attrice, è interprete in diversi spettacoli diretti da Valerio Binasco (La cucina, Don Giovanni, Arlecchino Servitore di due Padroni, Il Mercante di Venezia, Il Bugiardo, Rumori fuori scena, La Lezione), per le produzioni del Teatro Stabile di Torino e del Teatro Nazionale di Genova. È diretta inoltre da Giancarlo Sepe e Irina Brook. Dal 2009 è fondatrice e regista della Compagnia nO (Dance first. Think later), con la quale viene selezionata al Napoli Fringe Festival con lo spettacolo Ciaulatothemoon, e vince le menzioni speciali al Premio Scenario con Trenofermo a-Katzelmacher (in collaborazione con D. Aita), al Premio Scintille con Città Inferno (successivamente prodotto dal Teatro della Tosse di Genova) e al Premio Giovani Realtà del Teatro con Ferdinando, uno studio . Firma le regie di Lapèn Lapèn (Arbalete e Florian Teatro Stabile d’Innovazione), Sangue Matto, Autunno in aprile e Madre Courage e i suoi figli (Teatro Nazionale di Genova), La Bisbetica Domata e Dialogo (Teatro Stabile di Torino – in collaborazione con D. Aita), Brechtdance (Fortezza Est e ariaTeatro), Cèsso (Teatro Due di Parma). È stata selezionata tra i quattro attori e attrici in Italia per L’Ecole des Maîtres diretta da Transquinquennal, collettivo belga di registi, autori, drammaturghi e direttori artistici. Per il cinema e la televisione, è diretta da Daniele Vicari, Michele Alhaique, Margherita Ferri, Giuseppe Bonito, Dario Aita, Fulvio Risuleo, ed è protagonista del film L’invenzione della neve, con la regia di Vittorio Moroni.
Dario Aita Attore, regista. Si diploma nel 2011 presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, dopo aver esordito, nel 2009, nel film “La Prima linea” (R. De Maria). Negli anni successivi al diploma prende parte come protagonista e co-protagonista a numerose serie e film per la Rai, tra i quali: “Il segreto dell’acqua” (R. De Maria), “Questo nostro amore” [3 stagioni], “La mafia uccide solo d’estate” [2 stagioni], “L’allieva” [2 stagioni], “Grand Hotel” (tutte per la regia di L. Ribuoli), “Prima che la notte” (D. Vicari), “Il cacciatore” (D. Marengo e S. Lodovichi). E ancora: “Il giudice Meschino” (C.Carlei), “Una grande famiglia” (R. Milani), “La strada dritta” (C. Elia), “Le Donne di Camilleri” (E. Imbucci), “Piersanti Mattarella” (M. Sciarra). Per il cinema è protagonista nei film “Caffè” (C. Bortone) [Venice Days 73° Festival di Venezia], “Il giorno e la notte” (D. Vicari) [Girato durante la pandemia], “State a casa” R. Johnson. Nel 2021 firma la regia del medio metraggio “Dialogo – di Natalia Ginzburg”, e dei corti “Soli” e “Cuore di Calce” (menzione speciale 2nd FreeAquilaFestival). Negli ultimi anni ha girato anche diversi corti e videoclip. Teatralmente nel 2011 esordisce alla regia con “Cellule” di L. De Bei. Dal 2012 collabora con Elena Gigliotti nella Compagnia nO (Dance first. Think later) per gli spettacoli “Trenofemo a-Katzelmacher” (menzione speciale al Premio Scenario 2013), “Sangue Matto” (Teatro Nazionale di Genova, 2017) e “La bisbetica domata” (Teatro Stabile di Torino, 2018), “LapènLapèn”, Napoli Trip”, “Ferdinando”. Sempre in teatro lavora tra gli altri con S. Luglio “La nuova colonia” [candidato maschere del teatro], M. Ghelardi – “Turno di Notte”, C. Monti – Non vedo l’ora”, M. Farau – “All New People”. È allievo di Valerio Binasco, con il quale collabora negli anni come regista assistente per gli spettacoli “Il Mercante di Venezia”, “Fenicie”, “Sisters”, e come attore per lo spettacolo “Uno sguardo dal ponte” -sospeso durante la pandemia. Di recente collabora come insegnante presso la Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova. Di recente è protagonista della serie tv “Noi” [remake italiano di This is us] (L. Ribuoli), e del film “Primadonna” (M. Savina) [premio Panorama Italia Alice nella città], e nella serie Netflix “Lidia Poët”. Attualmente è impegnato nelle riprese dell’ultimo film di Paolo Sorrentino.
Loredana Parrella Una lunga carriera iniziata negli anni ’80 come interprete al Ballet Royal de Wallonie (Belgio), Théâtre des Beaux Arts di Charleroi (Belgio), Opéra de Liège (Belgio), Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Firenze, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Regio di Torino; viene diretta dai registi e coreografi J. Lefebre, M. Van Hoeche, L. Ronconi, A. Konchalovsky, Pier’Alli, L. Cavani, U. Chiti, J. Savari, D. Desiata, R. Fortune, R. De Simone, G. Cobelli e per il cinema da M. Soavi e da S. Sollima. Dagli anni ’90 ad oggi come coreografa e regista lavora in grandi Teatri come Teatro Comunale di Modena, Teatro San Carlo di Napoli, Festival Mozart La Coruña (Spagna), Birmingham Touring Opera 2000 (Inghilterra), Opera Zuid di Maastricht (Paesi Bassi), Maggio Fiorentino, Teatro Stabile di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Carlo Felice di Genova, accanto a importanti nomi del teatro come J.Kalman, E. Gramss, M. Avogadro, F. Ripa di Meana, B. Myers. Negli anni dal 2001 al 2003 collabora con la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e dal 2003 al 2005 con la Scuola di Teatro e Circo Alessandra Galante Garrone (Bologna) come docente per il corso di formazione professionale per giovani danzatori e attori, dove mette a punto il suo metodo “Vocal expression training e physical dance theatre”. Nel 2006 decide di investire tutta la sua esperienza nel progetto TWAIN che prende corpo con la fondazione della Compagnia. A 17 anni dalla fondazione rimane Direttrice Artistica di un progetto ancora più ampio, Twain_Centro di Produzione Danza Regionale, unico Centro di Produzione Danza sostenuto dalla Regione Lazio e Co-Direttrice di Periferie Artistiche_Centro di Residenza del Lazio sostenuto da Ministero della Cultura e Regione Lazio. Dal 2006 a oggi ha creato per Twain oltre 20 produzioni distribuite in tutta Italia e all’estero. Dal 2017 è ideatrice del Premio Twain_direzioniAltre per autori europei Under35. Inoltre, dal 2010 al 2023 è direttrice di diversi Festival di rilevanza per la regione Lazio, finanziati dalla Provincia di Roma, Regione Lazio, Roma Capitale, Zètema progetto cultura e MiC.
Fabio Recchia 1976. Polistrumentista, produttore e videomaker. Inizia con lo studio del pianoforte classico, della chitarra, delle percussioni e prosegue la sua formazione integrandola con elettronica, avanguardia rock, rumorismo, improvvisazione, tecnica del suono e videoarte; così nei suoi molteplici progetti dispone di un set polistrumentale, riuscendo sia a suonare simultaneamente più strumenti sia a fare OVER DUB live, ossia registrare in tempo reale parti appena suonate, rimandarle in play, processarle e armonizzarle ottenendo così la sonorità di una piccolo “ensemble” (sempre senza l’aiuto di computer!). Inoltre, affina e customizza tecniche e macchinari, progetta installazioni interattive e spettacoli multimediali miscelando elementi fisico/acustici con parametri digitali. Dallo studio Hombrelobo di Roma raggiunge la maggior parte del mondo con sue produzioni e numerosi concerti (Europa, Inghilterra, Norvegia, Scozia, Giappone e Stati Uniti). Collabora con artisti internazionali come G. Burk, J. B. Arnold, E. Gabrielli, F. Rondanini, M. Pupillo, V. Vasi, Zu, Brutopop, N. Tescari, K. Labèque, D. Chalmin, M. Gilmore, Meg, L. Bulgarelli, F. Bosso, G. Petrella, F. Bearzatti, G. Falzone, D. Suzuki, A. Baricco e altri. NoHayBanda!, Germanotta Youth, Fire at Work e Reeks sono i suoi progetti più longevi.
Nicola Simone Cisternino Nato ad Avezzano, AQ, Abruzzo il 01/04/1990.Svolge il biennio di formazione in tecnica urbana e contemporanea presso la scuola Opus Ballet di Firenze. Fondamentali per la sua formazione l’incontro con i danzatori ed insegnanti Massimiliano Barachini ed Elena Giannotti. Inizia la carriera da professionista per la compagnia Loris Petrillo Danza e la compagnia Virgilio Sieni con la quale instaura un rapporto di continuità lavorativa ancora in corso. Lavora con molte delle realtà italiane di maggior rilievo nel panorama nazionale, tra cui il collettivo CANI, Piergiorgio Milano, compagnia Abbondanza Bertoni, Cristina Rizzo, progetto Kinkaleri, Company Blu, compagnia Anton Lachky, Aldes-Roberto Castello e Silvia Gribaudi. All’attività da interprete si affianca l’interesse e la ricerca da autore. Nel 2016 crea il collettivo Sa.Ni. con la danzatrice Sara Sguotti. Nel 2017 nasce insieme ai danzatori Luca Zanni e Maria Vittoria Feltre il gruppo di ricerca Frames. Entrambi i progetti danno vita a produzioni vincitrici di numerosi premi coreografici nazionali. È finalista del Premio DNA appunti coreografici 2018 con il solo “Sobotta – Atlante di Anatomia Umana”, il quale debutta presso Cango- Cantieri Goldonetta. Sobotta è selezione Anticorpi xl 2020 e vincitore del bando NaoCrea diretto da Ariella Vidach, menzione all’interno della piattaforma aerowaves tra i progetti extra selezione degni di attenzione. Con il suo progetto coreografico dal titolo “My Lonely Lovely Tale” è tra i selezionati della Nid platform 2021 nella sezione Open Studios. Insegna e conduce laboratori in forma assidua per la scuola internazionale di formazione Opus Ballet di Firenze e per la scuola Atelier delle Arti di Livorno. Già insegnante ospite per Spoleto Danza, Supercinema – Centro di Residenza e Produzione nazionale (Tuscania), Spazio Katapult (Berlino), Flic – Scuola di circo (Torino) ed altre realtà di risalto nazionale ed internazionale.
Giampiero Rappa Attore, regista, drammaturgo. Nato a Genova nel ‘73, frequenta la Scuola di Recitazione del Teatro dello Stabile di Genova. Nel ‘97 si trasferisce a Roma e fonda con alcuni compagni della scuola – Filippo Dini, Andrea Di Casa, Sergio Grossini, Mauro Pescio, la compagnia teatrale Gloriababbi Teatro, per la quale diventa drammaturgo. Il suo primo lavoro, “Gabriele”, scritto con Fausto Paravidino nel ‘98, è vincitore della Terza Rassegna di Drammaturgia Emergente – come miglior spettacolo della giuria e del pubblico – e nel 2005 è Finalista ai Premi Olimpici del Teatro dell’ETI come novità italiana. Ha scritto inoltre i testi “Zenit” (con Barbara Petrini), “Tutta colpa di cupido” (scritto con Lello Arena e Fausto Paravidino), “Il Riscatto”, “Prenditi cura di me”, recentemente proclamato vincitore del Premio Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia Europea – XIII Edizione, la commedia “Sogno d’amore”, “Il coraggio di Adele” ed infine “La macchina dei desideri”. Oltre che drammaturgo è anche regista teatrale. Ha diretto “Gabriele”, “Zenit”, “Il Riscatto”, “Sogno d’amore”, “Prenditi cura di me”, “Il coraggio di Adele”, “La macchina dei desideri”, “Adele’s Heart” per il Fringe Festival di Edimburgo, “Mr. Placebo” di Isabel Wright e “A Slow air” di David Harrower. “Albania Casa Mia” di Aleksandros Memetaj, “Una vita che sto qui” di Roberta Skerl. A queste attività affianca anche quella docente di recitazione e attore per il cinema e il teatro.